Negli ultimi decenni sia la televisione che internet hanno rivoluzionato le comunicazioni sociali influenzando profondamente la vita delle persone e delle famiglie italiane. Oggi la televisione è ancora una fonte primaria importantissima di notizie, di informazioni e di svago per decine di milioni di persone. Dal canto suo Internet ha completato una vera e propria seconda rivoluzione industriale con profonde modifiche sul sistema di comunicazione tra aziende e persone.
La comunicazione può arricchire la vita sociale: può unire tra loro più strettamente le persone e i membri della famiglia promuovendo forme di più estesa conoscenza, partecipazione e solidarietà umana e civile. Ma la comunicazione può anche danneggiare: diffondendo valori e modelli di comportamento falsati rispetto alla realtà quotidiana, realizzando resoconti distorti, informazioni manipolate o diffondendo immagini e modelli culturali ispirati all’esaltazione di fuorvianti visioni della vita.
Per questi motivi, come è necessario che gli spettatori e gli utenti siano in grado di saper scegliere e giudicare, è ugualmente necessario che gli operatori della comunicazione si assumano fino in fondo la responsabilità sociale e culturale della propria professione.L’industria televisiva pubblica e privata come l’intero mondo della comunicazione d’impresa devono tutelare il diritto/dovere di creare prodotti e servizi rispettosi della dignità umana di tutti oltre che delle proprie esigenze commerciali e pubblicitarie.
La vera comunicazione responsabile riguarda pertanto ogni singolo operatore sia esso giornalista, dirigente o qualsivoglia altra figura del complesso sistema della comunicazione d’impresa.
Pertanto i sottoscrittori di questo manifesto decidono di unirsi nella “Associazione Nazionale della Comunicazione Club Santa Chiara” al fine di rappresentare e tutelare la qualità dei prodotti e dei contenuti in relazione al mezzo televisivo, a internet, alla stampa, ai suoi editori, agli sponsor alle aziende e alle autorità pubbliche e istituzionali.
Radio, stampa, pubblicità, informatica e i canali della televisione di natura statale o privata, sono uno strumento pubblico al servizio del bene comune.Essi esistono innanzitutto per servire al benessere della persona e dell’intera società con una funzione ricreativa di intrattenimento, di obiettiva informazione giornalistica e commerciale e di seria rappresentazione della realtà.